lunedì 18 settembre 2017

Il futuro 1 - shall e will

In inglese vi sono tre modi per formare quello che in italiano chiamiamo futuro semplice e composto.
Scelgo un modo o l'altro a seconda della situazione.

Quando si utilizza il futuro con will e shall

In italiano spesso utilizziamo il presente per esprimere azioni future: secondo i metereologi domani piove, visto che ho ancora sete prendo un'altra birra, ci vediamo domani.
In inglese utilizzo il presente solo nel caso gli eventi siano già stati organizzati o siano di routine: il treno parte alle 3, domani compio gli anni, tra una settimana inizia il campionato. Negli altri casi utilizzo una forma di futuro.

Utilizzo il futuro con will e shall quando:

  • Prendo decisioni improvvise e non premeditate, es. esco di casa, vedo che piove e dico "prenderò l'ombrello".
  • Esprimo qualcosa che accadrà meccanicamente e sicuramente: "domani compio gli anni, l'anno prossimo saremo nel 2024".
  • Faccio previsioni sulla base di dati alla mano: "in base alle statistiche vincerà la destra, secondo i metereologi domani piove".
  • Per esprimere previsioni sul futuro con verbi come: to suppose, to believe, to assume, to doubt, to hope, to wonder, to think, to know.

Come si forma il futuro con will e shall

Il primo tipo di futuro si forma con l'ausiliare will più il verbo alla forma base. A volte alla prima persona singolare o plurale invece di will si utilizza shall. Il soggetto va sempre espresso e non va mai sottointeso.

Io farò - I will do/I shall do
tu farai - you will do
lui/lei/esso farà - he/she/it will do
noi faremo - we will do/we shall do
voi farete - you will do
loro faranno - they will do

La forma negativa

Per formare la forma negativa devo solo aggiungere not dopo l'ausiliare will (o shall):

Io non farò - I will not do/ I shall not do
tu non farai - you will not do
lui/lei/esso non farà - he/she/it will not do
noi non faremo - we will not do/ we shall not do
voi non farete - you will not do
loro non faranno - they will not do

La forma negativa contratta

Posso contrarre will not (o shall not) ed ottengo won't (o shan't):

Io non farò - I won't do/ I shan't
tu non farai - you won't do
lui/lei/esso non farà - he/she/it won't do
noi non faremo - we won't do/we shan't
voi non farete - you won't do
loro non faranno - they won't do


La forma interrogativa

Per fare la forma interrogativa devo solo spostare l'ausiliare will (o shall) e metterlo prima del soggetto:

Io farò? - will I do?/shall I do?
tu farai? - will you do?
lui/lei/esso farà? - will he/she/it do?
noi faremo? - will we do?/shall we do?
voi farete? - will you do?
loro faranno? - will they do?


La forma interrogativa negativa scritta per esteso

La forma interrogativa negativa scritta per esteso si utilizza molto poco, in quanto si preferisce la forma contratta spiegata in seguito.
Io non farò? - will I not do?/shall I not do
tu non farai? - will you not do?
lui/lei/esso non farà? - will he/she/it not do?
noi non faremo? - will we not do?/shall we not do?
voi non farete? - will you not do?
loro non faranno? - will they not do?


La forma interrogativa negativa contratta

Io non farò? - won't I do?/I shan't
tu non farai? - won't you do?
lui/lei/esso non farà? - won't he/she/it do?
noi non faremo? - won't we do?/we shan't
voi non farete? - won't you do?
loro non faranno? - won't they do?


Shall o Will?

Solitamente nell'inglese comune uso esclusivamente will. A meno che non abbiamo un livello avanzato di inglese possiamo fermarci qui, altrimenti di seguito vi sono alcune regole.

Will è l'unica opzione possibile nel momento in cui chiedo a qualcuno di fare qualcosa:
Chiudi la porta? - Will you close the door?
La smetti di parlare? - Will you stop speaking?
Cucini? - Will you cook?

Le grammatiche tradizionali dicono di usare invece shall per la prima persona singolare o plurale (I, we). Questo è utilizzato soprattutto quando ci si offre di far quacosa:
Chiudo la porta? - Shall I close the door?
Balliamo? - Shall we dance?
Andiamo a far shopping? - Shall we go shopping?

Nel contesto formale, come nel gergo legale, quando si danno degli ordini, troviamo a volte will utilizzato per la prima persona singolare e plurale (I, we) e shall per le altre. Il contrario praticamente di quello che si fa comunemente:
Non passerai! - You shall not pass! (Lord of Rings, il mago usa un linguaggio arcaico)
Amatevi l'un l'altro - You shall love one another (la Bibbia è piena di comandamenti con shall).

mercoledì 6 settembre 2017

Present Perfect VS Simple Past

Nel Nord Italia il passato remoto praticamente non esiste, mentre nel Sud Italia il passato remoto e prossimo si utilizzano in modo più simile all'inglese.

Il present perfect, che morfologicamente assomiglia al passato prossimo italiano, indica azioni che sono partite nel passato e che si stanno svolgendo tutt'ora: ho preso le chiavi, fino ad ora ho visto molti concerti, etc.
Il simple past indica azioni che si sono concluse, o che sono avvenute in un periodo di tempo concluso: l'anno scorso ho lavorato molto, ieri ha piovuto (piovve) tutto il giorno etc.

Ecco di seguito una serie di avverbi temporali che suggeriscono l'utilizzo di uno o dell'altro tempo.

Uso il simple past (passato remoto) con i seguenti avverbi:

  • yesterday - ieri
  • last year - l'anno scorso
  • ... ago - ... fa (es. tre giorni fa, un anno fa)
  • in January - a Gennario (ovvero quando specifico il mese e non è il mese corrente)
  • in 2010 - nel 2010 (ovvero quando specifico l'anno e non parlo dell'anno corrente)


Uso il present perfect (passato prossimo) con i seguenti avverbi:
  • just - appena (es ho appena fatto)
  • up to now - fino ad ora
  • already - già (es. ho già fatto)
  • so far - fino ad ora
  • lately - recentemente
  • ever - mai (nel senso di "qualche volta", es. hai mai mangiato pesce?)
  • not yet - non ancora

In caso di dubbio, ovvero quando non c'è l'espressione di tempo nella frase, devo pensare se quello che sto dicendo è importante per le conseguenze che ha nel presente (es. mi sono fatto prete) o continua fino al presente (es. ho cominciato a praticare judo): in questo caso utilizzo il present perfect.
Se, d'altro canto, l'azione si è svolta nel passato e lo sto raccontando come un fatto concluso (es. una volta mi sono perso nel bosco) utilizzo il Simple Past.



Frasi a confronto

IT: Una volta mi sono perso in un bosco e da allora ho sempre portato con me una bussola.
EN: Once I got lost in the woods and since then I have always brought a compass with me.
  • Traduco "mi sono perso" con il Simple Past in quanto è una situazione che fortunatamente non dura ancora, a meno che non sia ancora perso nel bosco.
  • Traduco "ho sempre portato" con il Present Perfect in quanto, ancora adesso, quando vado nel bosco mi porto una bussola.

IT: Ho appena scritto a Rocco perché non ha ancora risposto alla email che gli ho scritto ieri.
EN: I have just written to Rocco because he hasn't replied yet to the email I wrote him yesterday.
  • Traduco "ho appena scritto" con il Simple Past perché è un'azione appena successa e "just" è uno dei tipici avverbi del Present Perfect.
  • Traduco "non ha ancora risposto" con il Present Perfect in quanto il fatto che non ha compiuto l'azione dura tutt'ora, infatti sto aspettando da ieri fino ad ora.
  • Traduco "ho scritto ieri" con il Simple Past in quanto c'è l'avverbio "yesterday" che indica un periodo di tempo finito; inoltre, anche la email di ieri è stata scritta ed inviata, per cui è un'azione finita.
IT: Sei mai andato a Recoaro Terme? Certo, sono andato l'anno scorso.
EN: Have you ever been to Recoaro Terme? Of course, I was there last year.
Traduco "sei mai andato" con il Present Perfect in quando il fatto ho ancora tempo di andare a Recoaro Terme, quindi l'azione, compiuta o meno, parte nel passato e continua fino a questo momento in cui potrei decidere di andarci.
Traduco "sono andato l'anno scorso" con il Simple Past in quanto sto parlando di uno spiecifico viaggio che ho fatto e che si è anche concluso (a meno che io non sia ancora là). Nella frase trovo infatti l'avverbio "l'anno scorso" che descrive un periodo di tempo terminato.

IT: Quest'anno sono già andato tre volte a Roma. L'anno scorso ci sono andato solo una volta.
EN: This year I have already been to Rome three times. Last year I went there only once.

  • Traduco "quest'anno sono già andato" con il Present Perfect in quanto mi riferisco a quest'anno, un periodo di tempo che è ancora in corso e, in effetti, potrei ancora andare a Roma una quarta ed una quinta volta.
  • Traduco "l'anno scorso ci sono andato" con il Simple Past in quanto l'anno scorso è un periodo di tempo concluso, infatti, non posso modificare il numero di volte che sono andato a Roma l'anno scorso.

IT: Shakespeare ha scritto molte poesie, io ho scritto solo articoli per il blog.
EN: Shakespeare wrote a lot of poetry. I have written only articles for my blog.
Traduco "Shakespeare ha scritto" con il Simple Past in quando Shakespeare, essendo morto, ha finito di scrivere poesie.
Traduco "io ho scritto" con il Present Perfect in quanto ho cominciato in passato a scrivere articoli e lo sto facendo tutt'ora, finché non smetto di farlo. 

martedì 1 agosto 2017

Aggettivi e Pronomi Possessivi

Gli Aggettivi Possessivi


Gli aggettivi possessivi sono quelle parole che indicano a chi appartiene l'oggetto a cui si riferiscono.
In italiano sono: mio, mia, miei, mie, tuo, tua, tuoi, tue, suo, sua, suoi, sue, nostro, nostra, nostri, nostre, vostro, vostra, vostri, vostre, loro.
Di seguito alcuni esempi di aggettivi possessivi in italiano:
La mia auto è nuova. Le sue caramelle sono scadute. I nostri disegni sono stati pubblicati nei loro giornali. Le sue lamentele non cambiano i miei piani: i loro motivi non riguardano i nostri interessi.
Perché ci sia un aggettivo è necessario che poi ci sia un sostantivo a cui si riferisce: mia auto, sue caramelle, nostri disegni, loro giornali, sue lamentele, miei piani, loro motivi, nostri interessi.

Gli Aggettivi Possessivi in Inglese


In inglese gli aggettivi possessivi si declinano solo in base a chi è il possessore, mentre non si declinano in base a chi o cos'è il posseduto.
Un esempio: per dire "la macchina di Marco" dico "la sua macchina". Uso sua e non loro perché mi riferisco a Marco (il possessore). Uso sua e non suo perché il posseduto è femminile (non dico "la suo macchina".
Un altro esempio: noi abbiamo una nave. Dico allora "la nostra nave". Non dico "la vostra nave" perché mi riferisco a noi e non voi (cambia il possessore). Non dico nemmeno "i nostri nave" perché nave è femminile e singolare e l'aggettivo possessivo italiano concorda quindi con questo genere e numero.
In inglese l'aggettivo possessivo non concorda con quello che si possiede, concorda solo con chi è il possessore. Non c'è quindi la differenza "mio, mia, miei, mie", tutti e quattro si traducono con my.
Ovviamente, dico my finché il possessore sono io, mentre se il possessore sei tu dico your. Anche qui tuttavia, non mi interessa che sia la tua pizza (your pizza) o le tue caramelle (your sweets): your resta sempre uguale fintanto che il possessore è lo stesso.

Gli aggettivi possessivi in inglese sono myyourhisheritsouryourtheir.
Di seguito una tabella riassuntiva con il loro significato:


Pronome Personale Inglese
Pronome Personale Italiano
Aggettivo Possessivo Inglese
Aggettivo Possessivo Italiano
I
io
my
il mio, la mia, i miei, le mie
you
tu
your
il tuo, la tua, i tuoi, le tue
he
lui
his
il suo, la sua, i suoi, le sue
she
lei
her
il suo, la sua, i suoi, le sue
it
esso
its
il suo, la sua, i suoi, le sue
we
noi
our
il nostro, la nostra, i nostri, le nostre
you
voi
your
il vostro, la vostra, i vostri, le vostre
they
loro
their
il loro, la loro, i loro, le loro
Gli aggettivi possessivi in inglese non vogliono l'articolo davanti. In un certo senso è come se fossero articolo ed aggettivo possessivo tutto in sieme: "il mio gatto" lo traduco con "my cat". Sparisce l'articolo "il" e non lo traduco.


I Pronomi Possessivi


I pronomi sono quelle parole che stanno al posto dei nomi. Un pronome possessivo quindi non appare vicino al nome a cui si riferisce in quanto è messo lì per sostituirlo.
Di seguito alcuni esempi. Tu hai delle belle piante, mentre le mie sono morte. Hai dei bravi bambini? i miei sono tutti santi mentre i loro sono dei criminali. Deve comprare uno zaino nuovo perché il mio è nuovo mentre il suo è vecchio. Abbiamo dato il nostro consenso e voi avete dato il vostro?
I pronomi possessivi in italiano sono uguali agli aggettivi possessivi: mio, mia, miei, mie, tuo, tua, tuoi, tue, suo, sua, suoi, sue, nostro, nostra, nostri, nostre, vostro, vostra, vostri, vostre, loro. Quello che cambia è il ruolo che hanno nella frase: mentre gli aggettivi possessivi stanno attaccati al nome a cui si riferiscono, i pronomi possessivi sottointendono il nome a cui si riferiscono; è ovvio quindi che per usare un pronome possessivo devo aver prima detto di cosa sto parlando:

La tua famiglia è povera mentre la mia è ricca.

Prima ho parlato della tua famiglia, poi paro della mia famiglia. La seconda volta non scrivo "famiglia" in quando mia lo sottointende, diventando quindi un pronome possessivo.
Tua in questo caso è invece un aggettivo possessivo in quanto compare subito prima del nome a cui si riferisce (famiglia).
Se avessi detto "la tua famiglia è povera mentre la mia famiglia è ricca" avrei usato due aggettivi possessivi in quando in etrambi i casi c'è poi il nome a cui si riferiscono. Se avessi detto "le famiglie non sono tutte uguali: la mia è ricca mentre la tua è povera" avrei usato due pronomi possessivi in quanto mia e tua non sono attaccate al nome famiglia in quanto lo sostituiscono.
Questa differenza è importante in inglese in quanto i pronomi possessivi si dicono in modo diverso dagli aggettivi possessivi.

I pronomi possessivi in inglese sono mineyourshishersoursyourstheirs.
Come possiamo vedere, cambia la prima persona singolare che invece di my è mine. Non esiste il pronome possessivo della terza persona singolare neutro. Per tutto il resto, basta prendere gli aggettivi possessivi ed aggiungere una s in fondo (eccetto per la terza persona singolare maschile his che la s ce l'ha già e quindi resta così com'è).
Di seguito una tabella riassuntiva con il loro significato:


Pronome Personale Inglese
Pronome Personale Italiano
Aggettivo Possessivo Inglese
Aggettivo Possessivo Italiano
I
io
mine
il mio, la mia, i miei, le mie
you
tu
yours
il tuo, la tua, i tuoi, le tue
he
lui
his
il suo, la sua, i suoi, le sue
she
lei
hers
il suo, la sua, i suoi, le sue
it
esso

il suo, la sua, i suoi, le sue
we
noi
ours
il nostro, nostra, nostri, nostre
you
voi
yours
il vostro, la vostra, i vostri, le vostre
they
loro
theirs
il loro, la loro, i loro, le loro
I pronomi possessivi in inglese non vogliono l'articolo davanti. In un certo senso è come se fossero articolo e pronome tutto in sieme: "il mio" lo traduco con "mine". Sparisce l'articolo "il" e non lo traduco.

giovedì 29 giugno 2017

Present Prefect

In inglese il Present Perfect è un tempo verbale che indica un'azione passata la quale prosegue fino al presente. Per questo motivo, è un passato e un presente allo stesso tempo.


Come si forma il Present Perfect


Formare il Present Perfect è molto semplice in inglese in quanto si fa come il passato prossimo italiano:

Io ho imparato → I have learned

Ecco i passi da seguire:


  • il soggetto è sempre obbligatorio (io, tu, lui/lei/esso, noi, voi, essi → I, you, he/she/it, we, you, they)
  • coniugo il verbo avere al presente (I have, you have, he/she/it has, we have, you have, they have)
  • aggiungo il participio passato, che solitamente si forma aggiungendo -ed alla forma base del verbo, es. to learn → learned. Esistono diversi verbi irregolari.


L'ausiliare del Present Simple è sempre il verbo avere


In italiano il passato prossimo si forma a volte con il verbo avere, es. io ho studiato, a volte con il verbo essere, es. io sono andato.
In inglese uso sempre e solo il verbo avere. Direi quindi "io ho studiato", ma anche "io ho andato", "io ho diventato" etc.


Cosa traduce in italiano il Present Perfect


Il concetto di Present Perfect non esiste in italiano, soprattutto perché varia anche in base alla regione dell'Italia da cui si proviene: al Nord si dice "l'anno scorso abbiamo mangiato al ristorante", mentre al Sud si direbbe "l'anno scorso mangiammo al ristorante".
L'inglese assomiglia di più all'italiano del Sud, per cui chi è del Nord deve stare attento in quanto il passato remoto in Inglese esiste e non si può rimpiazzare con il passato prossimo.
Di base quindi, il Present Perfect inglese traduce spesso il passato prossimo degli italiani del Sud, anche se vi sono utilizzi ben specifici degli anglosassoni.

Ecco quindi alcuni esempi:

I have learned → io ho imparato
you have learned → tu hai imparato
he/she/it has learned → lui/lei/esso ha imparato
we have learned → noi abbiamo imparato
you have learned → voi avete imparato
they have learned → loro hanno imparato


Il participio passato


Come accennato, il participio passato in inglese si fa aggiungendo -ed alla forma base del verbo, proprio come il simple past.



Verbi che già finiscono in -e



I verbi che già finiscono con e aggiungono solo -d:

arrive (arrivare) → arrived
bake (cucinare) → baked
hate (odiare) → hated
like (piacere) → liked
achieve (ottenere) → achieved

Sembra abbastanza ovvio. Qualcuno ha voglia di dire arriveedbakeedhateedlikeed? No, nessuno, di -e in fondo ne basta una.


Verbi che raddoppiano la consonante


Esistono alcuni verbi in inglese che prima di aggiungere -ed raddoppiano l'ultima loro consonante.
Questi sono i verbi che terminano con una consonante singola (eccetto l o r che hanno un discorso a parte e x che non va mai raddoppiata):

Ecco alcuni esempi:
beg (supplicare) → begged
tag (taggare) → tagged
pin (appendere) → pinned
slam (sbattere) → slammed

Quando i verbi finiscono con l o con r, le raddoppiano se l'accento cade sull'ultima sillaba:

prefer (preferire) → preferred
control (controllare) → controlled
fulfil (adempiere) → fulfilled

In questi esempi, i verbi si pronunciano con gli accenti nell'ultima sillaba: pre-fér, con-tròl, ful-fìl.
Se l'accento cade prima (es. sùf-fer, trà-vel, càn-cel) la r o la l non si raddoppiano:

suffer (soffrire) → suffered
travel (viaggiare) → traveled
cancel (cancellare) → canceled


Verbi che finiscono con y



Quando il verbo finisce con y, i casi sono due:

Se prima di y c'è una vocale, tutto ok, aggiungo -ed come ho imparato a fare:
play (giocare) → played
obey (obbedire) → obeyed
betray (tradire) → betrayed
pray (pregare) → prayed
stay (restare) → stayed
enjoy (godersi) → enjoyed
employ (impiegare) → employed

Se prima di y c'è una consonante, prima di aggiungere -ed come so fare, devo trasformare la y in una i:
cry (piangere) → cried
hurry (sbrigarsi) → hurried
spy (spiare) → spied
try (provare) → tried
marry (sposare) → married
apply (applicare) → applied
bury (seppellire) → buried
spy (spiare) → spied
worry (preoccuparsi) → worried

Attenzione, i verbi to say (dire), to pay (pagare), to lay (giacere stesi) sono dei traditori!
Anche se appartengono al primo gruppo (finiscono con y preceduta da vocale) si comportano come i verbi del secondo gruppo (trasformano la y in i).
to say → said.
to pay → paid
to lay → laid

Participio Passato dei Verbi Irregolari


to be (essere) → been (stato)
to beat (battere) → beaten (battuto)
to become (diventare) → become (diventato)
to begin (iniziare) → begun N(iniziato)
to bet (scommettere) → bet (scommesso)
to blow (soffiare) → blown (soffiato)
to break (rompere) → broken (rotto)
to bring (portare) → brought (portato)
to burst (scoppiare) → burst (scoppiato)
to buy (comprare) → bought (comprato)
to build (costruire) → built (costruito)
to catch (acchiappare) → caught (acchiappato)
can → been able to (potuto, stato in grado di)
to choose (scegliere) → chosen (scelto)
to come (venire) → come (venuto)
to cost (costare) → cost (costato)
to cut (tagliare) → cut (tagliato)
to deal (trattare) → dealt (trattato)
to do (fare) → done (fatto)
to draw (disegnare) → drawn (disegnato)
to drink (bere) → drunk (bevuto)
to drive (guidare) → driven (guidato)
to eat (mangiare) → eaten (mangiato)
to fall (cadere) → fallen (caduto)
to feed (nutrire) → fed (nutrito)
to feel (sentire emozioni, percepire) → felt (sentio emozioni, percepito)
to fight (combattere) → fought (combattuto)
to find (trovare) → found (trovato)
to fly (volare) → flown (volato)
to forget (dimenticare) → forgotten (dimenticato)
to freeze (congelare) → frozen (congelato)
to get (ottenere, raggiungere) → got (UK) /gotten (US) (ottenuto, raggiunto)
to give (dare) → given (dato)
to go (andare) → gone (andato)
to grow (crescere) → grown (cresciuto)
to hang (appendere) → hung (appeso)
to have (avere) → had (avuto)
to hear (sentire con le orecchie, ascoltare) → heard (sentito, ascoltato)
to hide (nascondere) → hidden (nascosto)
to hit (colpire) → hit (colpito)
to hold (tenere) → held (tenuto)
to hurt (ferire) → hurt (ferito)
to keep (mantenere) → kept (mantenuto)
to know (conoscere) → known (conosciuto)
to leave (lasciare) → left (lasciato)
to lead (guidare, dirigere) → led (guidato, diretto)
to lend (prestare) → lent (prestato)
to let (lasciare) → let (lasciato)
to lie (mentire) → lain (mentito)
to light (accendere col fuoco) → lit (acceso)
to lose (perdere) →  lost (perso)
to make (fare) → made (fatto)
to mean (significate) → meant (significato)
to meet (incontrare) → met (incontrato)
to put (mettere) → put (messo)
to quit (uscire) → quit (uscito)
to ride (cavalcare) →  ridden (cavalcato)
to ring (suonare) → rung (suonato)
to rise (sorgere) → risen (sorto)
to run (correre) → run (corso)
to see (vedere) → seen (visto)
to sell (vendere) → sold (venduto)
to send (mandare) → sent (mandato)
to set (impostare) → set (mandato)
to shake (scuotere) → shaken (scosso)
to shoot (sparare) → shot (sparato)
to sit (sedersi) → sat (seduto)
to speak (parlare) → spoken (parlato)
to spend (spendere) → spent (speso)
to stand (stare, sopportare) → stood (stato, sopportato)
to steal (rubare) → stolen (rubato)
to take (prendere) → taken (preso)
to teach (insegnare) → taught (insegnato)
to tell (dire) → told (detto)
to think (pensare) → thought (pensato)
to understand (capire) → understood (capito)
to wear (indossare) → worn (indossato)
to win (vincere) → won (vinto)
to write (scrivere) → written (scritto)

mercoledì 28 giugno 2017

Il Simple Past

In inglese passato remoto si traduce solitamente con simple past.

Quando si utilizza il Simple Past


Il Simple Past indica azioni che si sono concluse o che sono avvenute in un arco di tempo che è concluso: un giorno, l'anno scorso, la vita di una persona che non è più con noi etc.
Esempi sono:

  • Shakespeare ha scritto/scrisse molte opere.
  • Ieri ho mangiato carne.
  • Nel 1998 mi sono iscritto a danza.
  • Ho male perché ho messo il dito nella pressa.

Come si vede, il Simple Past spesso e volentieri traduce anche il passato prossimo italiano, soprattutto per gli italiani del Nord che quasi non conoscono il passato remoto.

Come si forma il Simple Past


Formare questo tempo verbale è abbastanza semplice, almeno per quanto riguarda i verbi regolari: si parte dalla forma base (l'infinito senza il to davanti) e si aggiunge -ed.

Un esempio: cerco nel dizionario il verbo aprire e scopro che si dice to open. Ora formo il passato remoto partendo da questo verbo all'infinito:
  • Tolgo il to davanti all'infinito: to open.
  • Aggiungo -ed in fondo al verbo: open + ed
  • Ottengo opened
Una volta formato il passato, questo vale per tutte le persone (io, tu, lui/lei, noi, voi, loro). Ecco perché in inglese è sempre obbligatorio scrivere il soggetto, altrimenti non so mai chi sta facendo l'azione.
Nella terza persona non si mette neanche più la s, come si faceva con il presente: il verbo al passato è solitamente uguale identico per tutte le persone:

I opened (io aprì, io aprivo)
You opened (tu apristi, tu aprivi)
He/she/it opened (lui/lei/esso aprì, lui/lei esso apriva)
We opened (noi aprimmo, noi aprivamo)
You opened (voi apriste, voi aprivate)
They opened (loro aprirono, loro aprivano)

Ecco altri esempi di passato remoto regolare:
Lavorare: to workworked
Baciare: to kisskissed
Fumare: to smokesmoked

Ora che sappiamo formare il passato remoto vediamo alcuni casi particolari.


Verbi che già finiscono in -e

I verbi che già finiscono con e aggiungono solo -d:

arrive (arrivare) → arrived
bake (cucinare) → baked
hate (odiare) hated
like (piacere) → liked
achieve (ottenere) → achieved

Sembra abbastanza ovvio. Qualcuno ha voglia di dire arriveed, bakeed, hateed, likeed? No, nessuno, di -e in fondo ne basta una.



Verbi che raddoppiano la consonante

Esistono alcuni verbi in inglese che prima di aggiungere -ed raddoppiano l'ultima loro consonante.
Questi sono i verbi che terminano con una consonante singola (eccetto l o r che hanno un discorso a parte e x che non va mai raddoppiata):

Ecco alcuni esempi:
beg (supplicare) → begged
tag (taggare) → tagged
pin (appendere) → pinned
slam (sbattere) → slammed

Quando i verbi finiscono con l o con r, le raddoppiano se l'accento cade sull'ultima sillaba:

prefer (preferire) → preferred
control (controllare) → controlled
fulfil (adempiere) → fulfilled

In questi esempi, i verbi si pronunciano con gli accenti nell'ultima sillaba: pre-fér, con-tròl, ful-fìl.
Se l'accento cade prima (es. sùf-fer, trà-vel, càn-cel) la r o la l non si raddoppiano:

suffer (soffrire) → suffered
travel (viaggiare) → traveled
cancel (cancellare) → canceled


Verbi che finiscono con y

Quando il verbo finisce con y, i casi sono due:

Se prima di y c'è una vocale, tutto ok, aggiungo -ed come ho imparato a fare:
play (giocare) → played
obey (obbedire) → obeyed
betray (tradire) → betrayed
pray (pregare) → prayed
stay (restare) → stayed
enjoy (godersi) → enjoyed
employ (impiegare) → employed

Se prima di y c'è una consonante, prima di aggiungere -ed come so fare, devo trasformare la y in una i:
cry (piangere) → cried
hurry (sbrigarsi) → hurried
spy (spiare) → spied
try (provare) → tried
marry (sposare) → married
apply (applicare) → applied
bury (seppellire) → buried
spy (spiare) → spied
worry (preoccuparsi) → worried

Attenzione, i verbi to say (dire), to pay (pagare), to lay (giacere stesi) sono dei traditori!
Anche se appartengono al primo gruppo (finiscono con y preceduta da vocale) si comportano come i verbi del secondo gruppo (trasformano la y in i).
to say → said.
to paypaid
to laylaid

Esistono purtroppo diversi verbi irregolari, che invece di aggiungere -ed fanno tutta un'altra cosa.
Questi sono i verbi, tra l'altro, più comuni in quanto gli inglesi, continuando a ripeterli, non si sono mai dimenticati la loro forma "strana", derivata dall'inglese antico, e non l'hanno mai sostituita con la forma regolare, quella che abbiamo appena imparato e che piace a noi.


Il verbo to be (essere) al simple past

Il verbo to be (essere) è forse il verbo più irregolare, nonché il verbo più comune.
Tra i verbi è quello che non si coniuga uguale per tutte le persone (infatti a volte è was e altre è were).
Ecco la sua coniugazione al passato remoto:

I was (io ero, io fui)
You were (tu eri, tu fosti)
He/she/it was (lui/lei/esso erano, lui/lei/esso fu)
We were (noi eravamo/noi fummo)
You were (voi eravate, voi foste)
We were (noi eravamo, noi fummo)


Gli altri verbi irregolari

Gli altri verbi irregolari hanno cambiamenti radicali quando si passa dall'infinito al passato remoto. Ecco quello che si chiama di solito paradigma; mettiamo il presente indicativo e poi il passato remoto.
to be (essere) → was/were (l'abbiamo visto sopra)
to beat (battere) → beat (non cambia)
to become (diventare) → became
to begin (iniziare) → began
to bet (scommettere) → bet (non cambia)
to blow (soffiare) → blew
to break (rompere) → broke
to bring (portare) → brought
to burst (scoppiare) → burst (non cambia)
to buy (comprare) → bought
to build (costruire) → built
to catch (acchiappare) → caught
can → could (non ci va il to davanti all'infinito di can)
to choose (scegliere) → chose
to come (venire) → came
to cost (costare) → cost (non cambia)
to cut (tagliare) → cut (anche questo non cambia)
to deal (trattare) → dealt
to do (fare) → did
to draw (disegnare) → drew
to drink (bere) → drank
to drive (guidare) → drove
to eat (mangiare) → ate
to fall (cadere) → fell
to feed (nutrire) → fed
to feel (sentire emozioni, percepire) → felt
to fight (combattere) → fought
to find (trovare) → found
to fly (volare) → flew
to forget (dimenticare) → forgot
to freeze (congelare) → froze
to get (ottenere, raggiungere) → got
to give (dare) → gave
to go (andare) → went
to grow (crescere) → grew
to hang (appendere) → hung
to have (avere) → had
to hear (sentire con le orecchie, ascoltare) → heard
to hide (nascondere) → hid
to hit (colpire) → hit
to hold (tenere) → heldù
to hurt (ferire) → hurt
to keep (mantenere) → kept
to know (conoscere) → knew
to leave (lasciare) → left
to lead (guidare) → led
to lend (prestare) → lent
to let (lasciare) → let (come ci piacciono i verbi che restano uguali)
to lie (mentire) → lay
to light (accendere col fuoco) → lit
to lose (perdere) →  lost
to make (fare) → made
to mean (significate) → meant
to meet (incontrare) → met
to put (mettere) → put
to quit (uscire) → quit
to ride (cavalcare) →  rode
to ring (suonare) → rang
to rise (sorgere) → rose
to run (correre) → ran
to see (vedere) → saw
to sell (vendere) → sold
to send (mandare) → sent
to set (impostare) → set
to shake (scuotere) → shook
to shoot (sparare) → shot
to sit (sedersi) → sat
to speak (parlare) → spoke
to spend (spendere) → spent
to stand (stare, sopportare) → stood
to steal (rubare) → stole
to take (prendere) → took
to teach (insegnare) → taught
to tell (dire) → told
to think (pensare) → thought
to understand (capire) → understood
to wear (indossare) → wore
to win (vincere) → won
to write (scrivere) → wrote

lunedì 26 dicembre 2016

Should

L'utilizzo dell'ausiliare should


L'ausiliare should serve per fare il condizionale in inglese.
Se guardiamo il contesto in cui si usa, lo traduciamo in italiano di solito con "dovrei, dovresti, dovrebbe, dovremmo, dovreste, dovrebbero". Infatti, dopo should troviamo il verbo alla forma base:
es. dovresti essere più gentile you should be kinder
es. dovresti smettere di fumare you should stop smoking
es. dovrebbe essere corretto it should be right
es. dovrebbero stare più attenti they should be more careful
es. dovrebbe essere facile it should be easy

L'ausiliare should si utilizza solitamente per:
  • Dare consigli: es. dovresti smettere di fumare you should stop smoking
  • Dare opinioni: es. dovrebbero proibire questi film! they should forbid those films
  • Dare ordini in modo indiretto e gentile: es. non dovreste farlo you shouldn't do it
  • Parlare di aspettative: es. dovrebbe andare bene it should be fine
  • Costruire ipotesi per poi dare alternative: es. se non dovesse funzionare prova qualcos'altro should it not work, try something else
  • Ringraziare: es. sei così gentile, non avrsti dovuto! you are so kind, you shouldn't have
  • Come le cose, secondo i propri calcoli, dovrebbero essere, es.: dovrebbe essere già qui
  • Per suggerire qualcosa, es.: dovresti stare più attento


La coniugazione dell'ausiliare should


L'ausiliare should si coniuga come segue.

Forma positiva:

Si nota subito che come can e must, anche should non prende la s alla terza persona singolare.

I should
you should
he / she / it should
we should
you should
they should


Forma interrogativa:
Nelle domande, should fa l’inversione.

Should I?
Should you?
Should he / she / it?
Should we?
Should you?
Should they?


Forma negativa:

I should not
you should not
he / she / it should not
we should not
you should not
they should not


Forma negativa contratta:

I shouldn't
you shouldn't
he / she / it shouldn't
we shouldn't
you shouldn't
they shouldn't


Forma interrogativa negativa:

Should I not?
Should you not?
Should he / she / it not?
Should we not?
Should you not?
Should they not?


Forma interrogativa negativa contratta:

Shouldn’t I?
Shouldn’t you?
Shouldn’t he / she / it?
Shouldn’t we?
Shouldn’t you?
Shouldn’t they?


Attenzione: si dice shouldn't I do it con il negativo contratto e should I not do it senza contrazione. Should not I do it è sbagliato.



Esercizi


Should

Should

Inserisci il verbo should nella forma corretta.
Dovresti smettere di fumare. - You stop smoking.
Dovrebbero essere più gentili. - They be nicer.
Dovremmo essere puntuali. - We be on time.
Dovrei rimanere o dovrei andarmene? - I stay or I go?
Pensi che dovrei comprarlo? - Do you think I buy it?
Dovrei comprarlo? - Should I buy it?
Non dovresti dirlo. - You say that.
Non dovrebbero perenderlo in giro. - They tease him.
Non dovrebbe saperlo. - He know this.
Non dovrei farlo? (utilizza la forma estesa)- I not do it?
Non dovrei farlo? (utilizza la forma contratta) - I do it?